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Sistema elettorale Parlamento dei Paesi Bassi

SISTEMI ELETTORALI - EUROPA

Dati geopolitici (globalgeografia.com)

Forma di governo Monarchia parlamentare
Superficie 41.543 Km²
41.865 Km² (inclusi i Caraibi Olandesi)
Popolazione 16.979.000 ab. (2016)
Densità 406 ab/Km²
Territori d'Oltremare Aruba (179 Km², 110.600 ab.)
Curacao (444 Km², 158.800 ab.)
Sint Maarten (34 Km², 39.400 ab.)

Capitale Amsterdam (842.000 ab., 1.635.000 aggl. urbano)
L'Aia (523.000 ab., 2.665.000 aggl. urbano) sede
del governo
Moneta Euro
Dollaro USA nei Caraibi Olandesi
Indice di sviluppo umano 0,922 (5° posto)
Lingua Olandese (ufficiale), Frisone, Inglese, Papiamento

Speranza di vita M 80 anni, F 84 anni

 

I Paesi Bassi, impropriamente chiamati Olanda (che sono due delle dodici Provincie che la compongono), sono una Monarchia parlamentare dove il potere legislativo spetta ad un Parlamento bicamerale formato dalla Prima Camera (Senato) e dalla Seconda Camera (Camera bassa). La Prima Camera formata da 75 parlamentari è eletta indirettamente per 4 anni (rinnovabile per metà ogni 2 anni) dai membri dei dodici Consigli Provinciali riuniti in quattro collegi elettorali in base ad un sistema proporzionale di lista. Ha solo il potere di rigettare o accettare le deliberazioni della Seconda Camera.

La Seconda Camera è formata da 150 parlamentari eletti per 4 anni con un sistema proporzionale di lista. Sia l’elettorato attivo sia quello passivo sono fissati a 18 anni. I deputati sono eletti in base al loro ordine di lista anche se è ammesso esprimere un voto di preferenza e se ottengono il 25% del quoziente elettorale, pur candidati in fondo alla lista, possono modificarne l’ordine. Le circoscrizioni elettorali sono diciotto con riferimento alle candidature e sono ammessi gli apparentamenti fra le liste previa dichiarazione scritta. I seggi vengono assegnati alle liste o a gruppi di liste in circoscrizione unica nazionale con il metodo del quoziente naturale, mentre i seggi residui sono assegnati con il metodo della media più alta. Vi è una soglia di sbarramento dello 0,67% pari ad 1/150. Come misura anti-frammentazione i partiti che si presentano per la prima volta alle elezioni, devono versare allo Stato un deposito cauzionale di 11.250€ che non viene rimborsato se non viene raggiunto il 75% dei voti necessari del quoziente elettorale. I Paesi Bassi hanno introdotto il suffragio universale nel 1919 ed hanno abolito il voto obbligatorio nel 1970.

Il sistema partitico è sempre stato caratterizzato da cleavages di tipo religioso e ideologico che, a partire dalla metà degli anni ’70, si sono assai attenuati. In questi ultimi anni i contrasti riguardano essenzialmente le politiche per l’immigrazione e l’Unione Europea.

I partiti principali sono: l’Appello Cristiano Democratico (CDA)[1] di orientamento centrista (al suo interno troviamo cattolici, ebrei, musulmani e induisti) favorevole all’integrazione delle minoranze, che a partire dalle elezioni del 2010 ha subìto un crollo elettorale passando dal 26,81% di voti nel 2006 all’8,51% nelle elezioni del 2012. Il Partito Laburista (PVDA)[2] di orientamento socialdemocratico, il Partito Democratico per la Libertà e la Democrazia[3], di orientamento liberal-conservatore, che nelle elezioni del 2010 e del 2012 è diventato il maggiore partito. In queste ultime elezioni si è affermato prepotentemente sulla scena politica il partito della Libertà di stampo populista di destra, nazionalista, anti-Islam, anti-immigrazione e fortemente euroscettico, nato nel 2006 in seguito ad una scissione dal Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia (VVD).

 

CARATTERISTICHE DEL SISTEMA ELETTORALE (Camera Bassa)

Anni e numero di elezioni

Formula elettorale

Grandezza media della circoscrizione

Numero delle circoscrizioni

Soglia legale

Struttura della votazione

Dal 1946 al 52 (3 elezioni)

Quoziente Hare e media più alta

100

100

0,67% o quota Hare

Voto di preferenza

Dal 1956 ad oggi (16 elezioni)

Quoziente Hare e media più alta[4]

150

150

0,67% o quota Hare

Voto di preferenza

 

 

Fonti:  Interparliamentary Union, https://euobserver.com/beyond-brussels/136905 e http://www.dutchnews.nl/features/2017/01/who-can-vote-and-for-whom-how-the-dutch-electoral-system-works/

 


[1] Nato nel 1980 dall'unione di 3 partiti: Catholic People's Party, Anti-Revolutionary Party (protestanti) e Christian-Historical Union (protestanti).

[2] Nato nel 1946 dall'unione di 3 partiti: Social Democratic Workers' Party, Free-thinking Democratic League (sinistra liberale) e il Christian Democratic Union (social-protestanti).

[3] Nato nel 1946 dalla continuazione con il Partito della Libertà.

[4] Cfr. http://www.kiesraad.nl/contents/pages/6154/electionsindenetherlands.pdf, p. 12.

Ultimo aggiornamento (Martedì 14 Marzo 2017 13:59)