I candidati nei collegi uninominali di Camera e Senato
Candidati nei collegi uninominali della Camera:
http://www.labparlamento.it/wp-content/uploads/2018/01/UNINOMINALE_CAMERA.pdf
Candidati nei collegi uninominali del Senato:
http://www.labparlamento.it/wp-content/uploads/2018/01/SENATO_UNINOMINALE.pdf
Quiz politico-elettorale1) Cosa succede all'Assemblea Nazionale francese se in un collegio un solo candidato supera il 12,5% dei voti degli elettori iscritti? a. Si svolge il secondo turno aperto ai primi tre. b. Si svolge il secondo turno tra i primi due. c. Si aggiudica il seggio il candidato che ha superato il 12,5% degli elettori iscritti. d. Si aggiudica il seggio il candidato che ha ottenuto la maggioranza relativa. e. Si svolge il secondo turno aperto a tutti.
2) Da chi è stato inventato il sistema elettorale di tipo misto? a. Karl-Heinz Rummenigge b. Victor D'Hondt c. Siegfied Geyerhahn d. Jean Marie Condorcet e. Arendt Lijphart
3) Quale, tra le seguenti formule matematiche, a parità di grandezza circoscrizionale è più favorevole per i partiti minori? a. Plurality system in collegio unico nazionale b. Metodo Imperiali c. Metodo D'Hondt d. Metodo D. Laguë originario e. Metodo D. Laguë modificato
4) In Svizzera il diritto di voto alle donne a livello nazionale è stato concesso nel: a. 1925 b. 1948 c. 1941 d. 1950 e. 1971
5) Qual è la differenza tra il voto singolo trasferibile (VST) e il voto alternativo (VA)? a. Il VST prevede collegi plurinominali ed è di tipo proporzionalistico, mentre il VA prevede collegi uninominali ed è di tipo maggioritario b. Il VST è un sistema elettorale derivato dal maggioritario, mentre il VA è di natura proporzionale c. Il VST prevede collegi uninominali, mentre il VA prevede collegi plurinominali d. Il VST prevede collegi plurinominali ed è di tipo proporzionalistico, mentre il VA prevede collegi uninominali ed è di tipo maggioritario e. Il VST è un sistema elettorale di tipo misto, mentre il VA è di tipo maggioritario
6) Un sistema elettorale proporzionale ha un grado di proporzionalità tanto maggiore quanto: a. minore è la grandezza territoriale della circoscrizione b. maggiore è la grandezza territoriale della circoscrizione c. maggiore è il numero dei seggi assegnati alla circoscrizione d. dipende dalla formula elettorale indipendentemente dall'ampiezza della circoscrizione e. minore è il numero dei seggi assegnati alla circoscrizione
7) Thomas Hare è considerato il fondatore del: a. Sistema proporzionale di lista b. Sistema proporzionale "personalizzato" c. Sistema proporzionale "corretto" d. First past the post system e. Sistema misto a prevalenza proporzionale
8) Uno di questi paesi ha una forma di governo presidenziale: a. Cipro b. Austria c. Francia d. Portogallo e. Finlandia
9) Uno di questi paesi non fa parte dell'Unione Europea: a. Cipro b. Austria c. Francia d. Norvegia e. Finlandia
10) Uno di questi politici non fa parte del Partito Democratico: a. Maria Elena Boschi b. Matteo Richetti c. Dario Franceschini d. Piero Fassino e. Pierluigi Bersani
11) Silvio Berlusconi è stato il fondatore del seguente partito politico: a. Forza Milan b. Forza Azzurri c. Partito Conservatore Progressista d. Forza Italia e. Il Popolo dei liberaldemocratici
12) Francesco Rutelli è stato Sindaco di quale città? a. Milano b. Rieti c. Palermo d. Catanzaro e. Roma
13) Giulio Andreotti non è mai stato Presidente della Repubblica. a. Vero b. Falso
14) L'attuale sistema elettorale italiano per l'elezione dei parlamentari è di tipo proporzionale. a. Vero b. Falso
15) La Germania ha una forma di governo presidenziale. a. Vero b. Falso
16) La Russia è il paese più grande del mondo per superficie. a. Vero b. Falso
17) La Cina ha un regime politico democratico. a. Vero b. Falso
18) Augusto Pinochet è stato un dittatore argentino. a. Vero b. Falso
19) Il primo paese ad applicare il sistema elettorale proporzionale di lista a livello nazionale è stato il Belgio. a. Vero b. Falso
20) Walter Bagehot era il difensore del sistema elettorale proporzionale. a. Vero b. Falso
Ultimo aggiornamento (Domenica 10 Dicembre 2017 19:10) Gli effetti del sistema maggioritario uninominale a doppio turno (majority system) applicato per l’elezione dell’Assemblea Nazionale in Francia sui principali partiti
Gli effetti del sistema maggioritario uninominale a doppio turno (majority system) applicato per l’elezione dell’Assemblea Nazionale in Francia sui principali partiti La notevole instabilità politica della “Quarta Repubblica”[1], dovuta principalmente alla partitocrazia che generava ripetute crisi ministeriali, portò la Francia sul finire degli anni Cinquanta ad una profonda crisi politico-istituzionale con l’aggravamento della crisi in Algeria dove l’esercito francese attuò una forte repressione nei confronti della popolazione locale che reclamava l’indipendenza. Per far fronte alla gravissima situazione in Algeria, il presidente della repubblica Coty affidò la guida del governo al generale Charles De Gaulle, personaggio di grande prestigio, per aver animato la resistenza durante l'occupazione tedesca. A De Gaulle furono affidati i poteri necessari per introdurre modifiche costituzionali portate a compimento nel 1958 (che segnò la nascita della “Quinta Repubblica” francese) con la riforma in senso semipresidenziale dello Stato[2]. De Gaulle fece introdurre il sistema elettorale maggioritario uninominale a doppio turno (majority system), per l’elezione dei deputati dell’Assemblea Nazionale, nell’ottobre del 1958[3] ed è tuttora applicato (salvo la parentesi 1985-86 dove fu introdotto il sistema proporzionale con sbarramento[4]). Il sistema elettorale varato per l’Assemblea Nazionale e l’introduzione nel 1962 dell’elezione diretta del Presidente della Repubblica sempre con il majority system e con eventuale ballottaggio che avviene tra i primi due candidati al primo turno, ha favorito una bipolarizzazione del sistema partitico ed un depotenziamento dei partiti antisistema penalizzati nel meccanismo delle alleanze al secondo turno. In questo lavoro, ci occuperemo deli effetti del sistema maggioritario uninominale a doppio turno (majority system) applicato per l’elezione dell’Assemblea Nazionale in Francia sui principali partiti. Dall’analisi del sistema elettorale maggioritario francese, in 2 elezioni su 14 (0,14%) il secondo partito a livello di voti ottenuti conquista più seggi rispetto al primo partito. Nelle elezioni del 1958 l’Unione per la Nuova Repubblica, secondo a voti, conquista un numero di seggi superiore (+17,03% nella differenza voti-seggi) rispetto al Partito Comunista vincitore a voti che, addirittura, si è piazzato sesto in base ai seggi con una sottorappresentazione di ben 17,12 punti percentuali. Il Partito Comunista, a differenza degli altri partiti dell’arco costituzionale, era profondamente avverso alla creazione della V Repubblica. Per questa ragione, al secondo turno non si era alleato con nessuno pagando, quindi, in termini di seggi. Nelle elezioni del 1978 il Partito Socialista vincitore a voti viene superato a seggi dal secondo partito, Raggruppamento per la Repubblica ma anche dal terzo partito l’Unione per la Repubblica. Questa è la prova empirica che tale sistema non presenta il requisito della monotonicità. Il picco massimo di sovrarappresentazione del primo partito si è verificato nelle elezioni del 2002 (+27,45 punti percentuali), mentre quello del secondo partito in quelle del 1993 (+18,18 punti percentuali). Nelle 14 elezioni esaminate per l’Assemblea Nazionale francese i partiti vincitori in termini di voti sono stati sovrarappresentati mediamente di 14,3 punti percentuali, mentre i partiti piazzatisi secondi sono stati sovrarappresentati con una media nettamente inferiore (+2,7 punti percentuali). Nelle elezioni considerate (1958-2017) il partito che ha ottenuto più voti all’Assemblea Nazionale nella maggior parte delle elezioni è stato l’Unione per un Movimento Popolare[5]. Precisamente nelle elezioni che vanno dal 1962 al 1973, 1993, 2002 e 2007 (7 elezioni su 14). La stessa formazione politica è sempre giunta seconda nelle altre elezioni. Nel 1958 è stata sconfitta dal Partito Comunista a voti ma non a seggi, mentre nel 1981, 1988, 1997, 2012 dal Partito Socialista sia a voti sia a seggi e nelle recenti elezioni del 2017 da La Repubblica in Marcia !. Il Partito Socialista[6] è risultato vincitore in 5 elezioni su 14 (1978, 1981, 1988, 1997 e 2012), mentre nelle recenti elezioni del 2017 ottiene il suo peggior piazzamento, risultando quinto. Dal calcolo del livello di proporzionalità medio dei due principali partiti francesi, a partire dalle elezioni del 1958, l’Unione per un Movimento Popolare risulta essere sovrarappresentata di 12,03 punti percentuali (media 25,7% di voti e 37,73% di seggi) mentre il Partito Socialista risulta essere mediamente sovrarappresentato di 4,08 punti percentuali (media 21,63% di voti e 25,71% di seggi). Tra le formazioni politiche di rilievo considerate, vi è l’Unione per la Democrazia Francese[7] che risulta essere sovrarappresentata di 2,33 punti percentuali (media 12,13% di voti e 14,45% di seggi) e il Partito Comunista[8] che, al contrario subisce una sottorappresentazione di 6,52 punti percentuali (media 13,62% di voti e 7,10% di seggi). A partire dalle elezioni del 1997 è emersa tra i principali partiti una formazione politica di estrema destra, il Fronte Nazionale che, per il fatto che al ballottaggio si trova isolata anche dagli altri partiti di destra, subisce una sottorappresentazione di 7,23 punti percentuali (media 8,04% di voti e 0,82% di seggi). I partiti giunti terzi in termini di voti ottenuti risultano sovrarappresentati in sole 2 elezioni su 14 (mediamente risultano sottorappresentati di 5,62 punti percentuali). Per quanto riguarda il livello di concentrazione del sistema partitico francese, a partire dalle elezioni del 1958 ad oggi all’Assemblea Nazionale i primi due partiti hanno ottenuto un numero di voti di poco superiore al 50%. Nelle elezioni del 2007 si è avuta la massima concentrazione pari al 64,27% mentre la concentrazione minima è stata nel 1958 dove i primi due partiti hanno ottenuto 36,54% di voti. La concentrazione massima di seggi si è avuta nelle elezioni del 2007 dove i primi due partiti hanno ottenuto una percentuale di seggi pari all’86,49%. Soltanto nelle elezioni del 2002, 2007 e 2012 i primi due partiti a livello di voti ottengono un numero di seggi superiore all’80%. Abbiamo calcolato il livello di disproproporzionalità applicando l’indice di Lijphart[9] e esaminando tutte le elezioni tenutesi col majority system double ballot, il massimo livello di disproporzionalità si è avuto in quelle del 1993 (+20,39 punti percentuali), mentre in quelle del 1978 si è avuto il livello minimo di disproporzionalità (+4,81 punti percentuali). Il quadro complessivo dell’andamento del voto per l’Assemblea Nazionale francese, dal 1958 ad oggi, si può vedere nella tab. 13, mentre nella tab. 15 sono riportati i valori medi di disproporzionalità dei due maggiori partiti.
Tab. 1 – Rendimento Les Républicains
Tab. 2 – Effetti meccanici Les Républicains
Tab. 3 – Rendimento del Centre National des Indépendants et Paysans (CNIP)[10]
Tab. 4 – Effetti meccanici Centre National des Indépendants et Paysans (CNIP)
Tab. 5 – Rendimento del Union pour la Démocratie Française/Mouvement Démocrate
Tab. 6 – Effetti meccanici Union pour la Démocratie Française/Mouvement Démocrate
Tab. 7 – Rendimento del Parti Socialiste
Tab. 8 – Effetti meccanici Partiti Socialiste
Tab. 9 – Rendimento del Parti Communiste Français
Tab. 12 – Effetti meccanici del Front National
Tab. 13 – Sovra/sottorappresentazione media dei primi 3 partiti nell’Assemblea Nazionale
Tab. 14 – Effetti meccanici del sistema elettorale sui primi tre partiti
Tab. 15 – Francia. Gli effetti del maggioritario a doppio turno per l’Assemblea Nazionale dal 1958 al 2017
Tab. 16 – Francia. Livello di proporzionalità medio dei due partiti principali nelle elezioni dell’Assemblea Nazionale dal 1958 al 2017.
[1]Nel periodo della Quarta Repubblica (1946-1958), vi sono stati ben 24 governi la cui durata media è stata di 6 mesi. [2]La Costituzione fu approvata a larga maggioranza dai cittadini francesi. [3]Il maggioritario a doppio turno era già stato applicato nella III Repubblica (1876 al 1939 con alcune eccezioni nel 1885-1889 e 1919-1924). [4]Fu voluto da Mitterrand per ammortizzare la prevedibile sconfitta del Partito Socialista e alleati. [5]De Gaulle fondò nel 1947 il Rassemblement du Peuple Français (RPF) che aveva come primario obiettivo di rafforzare il potere esecutivo contrastando la partitocrazia della Quarta Repubblica. L’RPF era collocato al di là della divisione tra destra e sinistra e rimase in vita fino al 1955. L’Union pour la Nouvelle République (UNR) è un partito di orientamento conservatore fondato nel 1958 e dissolto nel 1968 che si rifà al gollismo. Nel 1962 si allea con l’Unione Democratica del Lavoro (UNR-UDT). Nel 1967 diventa Union des démocrates pour la cinquième République (UD-Ve). Nel giugno del 1968 Unione per la Difesa della Repubblica in reazione agli avvenimenti di maggio. Dal 1968 al 1977 l’UNR diventa Union des Démocrates pour la République (UDR). Dal 1978 al 2002 Rassemblement pour la République (RPR), in seguito Union pour un Mouvement Populaire (UMP) e nel 2015 Les Républicains (LR). [6]Il Partito Socialista è un partito fondato nel 1905 con il nome di Section Française de l'Internationale Ouvrière (SFIO). Nelle elezioni del 1967 e 1968 si presenta come Fédération de la Gauche Démocrate et Socialiste (che comprende partiti della sinistra non comunista). Nel 1969 diventa Partito Socialista. [7]L’Union pour la Démocratie Française (UDF) era un partito di centrodestra non gollista fondato nel 1978 a sostegno di Valéry Giscard d'Estaing, alleato del Rassemblement pour la République (RPR) e dissolto nel 2007. Successore Mouvement Démocrate (MoDem) fondato da François Bayrou che si presenta da solo nelle elezioni del 2007. Nelle elezioni del 2012 assume la denominazione di Centre pour la France che include altre formazioni minori. [8]Il Parti Communiste Français (PCF) è nato nel 1920 da una scissione con la Section Française de l'Internationale Ouvrière (SFIO) e alleato del Partito Socialista a partire dagli anni 70. Nel 2008 nasce il Front de Gauche di cui il maggiore esponente è il Partito Comunista. [9]L’indice di disproporzionalità di Lijphart si calcola sommando in valore assoluto la differenza tra %seggi e %voti dei primi due partiti e dividendo il risultato per 2. [10]Il CNIP è un partito di orientamento liberal-conservatore fondato nel 1949 da René Coty (ex Presidente della Repubblica dal 1954 al 1959) dalla fusione con i seguenti partiti: Centre National de Independents, Parti Paysant d'Union Sociale a cui si aggiunge successivamente il Parti Républicain de la Liberté. Nelle elezioni del 1967, 1968 e 1973 presenta candidati anche nelle file dell'Union des Démocrates pour la Cinquième République (UDR). Nelle elezioni del 1978, 1981, 1986 e 1988 presenta candidati nelle file del Rassemblement pour la République (RPR). Nelle elezioni del 2007 e 2012 presenta candidati nelle file dell'Union pour un Mouvement Populaire (UMP). [11]Conquista 2 seggi in apparentamento con UDF e RPR. [12]Il FN è un partito fondato nel 1973, di orientamento nazionalista (in origine estrema destra). In questi ultimi anni, data la sfumatura della distinzione tra destra e sinistra, ha assunto posizioni di stampo populiste/sovraniste contro l’establishment politico-burocratico dell’UE. Ultimo aggiornamento (Giovedì 25 Gennaio 2018 18:23) Cruciverba di archivio elettoralehttp://www.armoredpenguin.com/crossword/Data/2017.12/0407/04075640.021.html Per risolvere il cruciverba clicca su solve Online all'interno del link. Ultimo aggiornamento (Lunedì 04 Dicembre 2017 15:58) Cambi di gruppo nel Parlamento italiano (XVII legislatura)Nel novembre 2017 in Senato ben 3 senatori hanno abbandonato il proprio partito. Si tratta del presidente del Senato Pietro Grasso che ha abbandonato il Pd passando al gruppo misto, Roberto Calderoli che ha abbandonato la Lega passando al gruppo misto e Giovanni Piccoli che dopo aver lasciato Forza Italia vi rientra. A novembre 2017 si contano 234 cambi di gruppo al Senato e 299 alla Camera per un totale di 533. Nella XVI legislatura (2008-2013) i cambi di gruppo erano mediamente di 4 al mese. Nella XVII legislatura sono poco più che raddoppiati, passando a circa 10. Fonte: Openpolis Ultimo aggiornamento (Domenica 22 Luglio 2018 10:40) |